MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO EX D. LGS. 231/2001

Il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 ha introdotto nel nostro ordinamento la disciplina della responsabilità amministrativa degli enti per illeciti amministrativi derivanti da reato, con l’obiettivo di prevenire reati commessi da soggetti all’interno di strutture organizzate.

Questa normativa nasce da convenzioni internazionali ratificate dall’Italia, che richiedevano l’introduzione di forme di responsabilità per enti collettivi in specifiche fattispecie di reato.

Si applica a enti con personalità giuridica, società e associazioni anche senza personalità giuridica, escludendo però Stato, enti pubblici territoriali, altri enti pubblici non economici e quelli con funzioni costituzionali. L’applicabilità ad enti come ASL o ditte individuali è controversa, ma tende a essere esclusa.

L’ente può essere ritenuto responsabile per reati commessi nell’interesse o a vantaggio proprio da soggetti apicali (dirigenti, rappresentanti) o da dipendenti sotto la loro direzione (artt. 5, 24-25-sexiesdecies).

La responsabilità amministrativa dell’ente è autonoma rispetto a quella penale della persona fisica che ha commesso il reato (art. 8). Tuttavia, ai sensi dell’art. 6, l’ente può essere esonerato se, prima della commissione del reato, ha adottato ed efficacemente attuato un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) idoneo a prevenire tali reati.

L’adozione e l’attuazione costante del MOG rappresentano un atto di responsabilità sociale con benefici per tutti gli stakeholder dell’ente. Anche un’adozione successiva al reato può ridurre le sanzioni: l’art. 12 prevede una riduzione della sanzione pecuniaria fino a metà, se il modello è operativo prima dell’inizio del processo.

L’art. 17 stabilisce che le sanzioni interdittive non si applicano se l’ente ha eliminato le carenze organizzative attraverso l’adozione di modelli idonei. Inoltre, l’art. 49 consente la sospensione delle misure cautelari se l’ente si impegna a realizzare gli adempimenti necessari per evitare sanzioni interdittive.